Pelle

L’attività metabolica del nostro organismo è fortemente influenzata dagli ormoni tiroidei T3 e T4, che regolano anche lo sviluppo della cute e il suo corretto mantenimento. È probabile, quindi, che dietro alla presenza di alterazioni della cute possano esserci delle disfunzioni tiroidee, in particolare ipertiroidismo, ipotiroidismo e tireopatie autoimmuni.

– Nell’ipertiroidismo la cute appare arrossata e calda, a causa della vasodilatazione e dell’aumento del flusso sanguigno. Altre alterazioni osservabili sono: flushing (arrossamento temporaneo del volto e del collo), fragilità capillare, aumento nella sudorazione di mani e piedi.

Per quanto riguarda poi capelli e unghie, i primi si presentano sottili, arrivando in alcuni casi a cadere e causare chiazze di alopecia, mentre le seconde appaiono fragili, con striature longitudinali ed eventualmente concavità.

– Nell’ipotiroidismo invece la cute appare pallida, secca o desquamata e fredda. La guarigione delle ferite è rallentata e, a volte, si può osservare una colorazione giallo-arancione o porpora su mani e piedi.

I capelli appaiono fragili, secchi e sottili, soggetti a caduta e/o diradamento, senza però causare alopecia vera e propria. È invece peculiare uno sfoltimento delle sopracciglia e dei peli in generale. Le unghie possono presentarsi fragili e sottili.

– Infine, a proposito delle tireopatie autoimmuni, possono essere correlati ad esse alcuni problemi cutanei, come la vitiligine e l’alopecia areata.

La vitiligine crea discromie, localizzate o generalizzate, nella pigmentazione cutanea. In particolare, produce macchie ipopigmentate di diverse forme e dimensioni.

L’alopecia areata invece è caratterizzata dalla presenza di chiazze senza capelli, ma non necessariamente si limita alla testa: può infatti attaccare anche altre parti del corpo in cui vi siano follicoli piliferi.

Se si riscontrano  tali alterazioni cutanee, quindi, è opportuno controllare nelle analisi di routine anche i dosaggi del TSH, per vedere se queste dipendano da un malfunzionamento della tiroide e se sia di conseguenza necessaria una terapia ormonale sostitutiva.

Il mercato farmaceutico oggi propone soluzioni versatili, che permettono di trovare facilmente il dosaggio ideale. In particolare, da ottobre anche Liotir®, farmaco di IBSA a base di T3, sarà disponibile in formulazione liquida monodose: tali soluzioni liquide garantiscono una migliore permeazione del principio attivo (fino al 30% più rapida), persino nei pazienti con problemi di malassorbimento gastrico e intestinale.

 


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