Cervicale, lombalgia, epicondilite, periartrite, sono solo alcuni dei più comuni dolori a cui possiamo andare incontro. Per avere un sollievo dal dolore provocato da queste patologie è possibile usufruire dell’elettrostimolazione Tens.

Tens è l’acronimo di stimolazione elettrica nervosa transcutanea ed è un trattamento che basa il suo funzionamento sull’utilizzo degli impulsi elettrici a bassa intensità che, grazie al posizionamento degli elettrodi generalmente posti sulla zona dolorante, riesce ad attivare le fibre nervose per far diminuire la percezione del dolore.

Applicazione che si basa sulla teoria del Gate Control che essenzialmente afferma come la percezione del dolore può essere annullata agendo sugli interneuroni spinali che, a loro volta, inibiscono la trasmissione del segnale di dolore al cervello.

Tipi di Tens

Non esiste un’unica tipologia di trattamento Tens, ne distinguiamo principalmente di tre tipi: Tens Convenzionale, Tens Endorfinico e Tens A Valori Massimi.

Vediamone le differenze:

  • Tens Convenzionale: se si vuole eliminare il dolore in fretta questo è il trattamento di base da applicare. Dopo la fine della seduta l’effetto antidolorifico si presenterà in tempi brevi (generalmente bastano solo 30 o 40 minuti per sentirsi meglio). Bisogna però aggiungere come il trattamento Convenzionale abbia un effetto antalgico poco duraturo.
  • Tens Endorfinico: a dispetto del trattamento appena citato, il Tens Endorfinico permette di avere un sollievo dal dolore più duraturo. A sua volta però è anche il trattamento meno veloce, infatti l’effetto antalgico si presenta solo dopo alcune ore dalla fine della seduta.
  • Tens a Valori Massimi: è il più fastidioso in quando si utilizza la massima frequenza (non indicato quindi per i soggetti sensibili e nemmeno per le parti del corpo più delicate come, ad esempio, il viso) ma è anche il trattamento maggiormente ideale in caso di traumi e contusioni.

Elettrostimolatori Tens: controindicazioni ed effetti collaterali

Il trattamento Tens può essere eseguito anche a casa grazie alla presenza in commercio di appositi dispositivi “domestici“. Tuttavia prima di prendere ogni decisione di acquisto, è il caso di consultarsi con il proprio medico. Anche perché l’uso dell’elettrostimolatore (di qualsiasi tipo, non solo Tens) può avere delle controindicazioni. Ci sono dei soggetti che, infatti, non possono usufruire della stimolazione elettrica.

I soggetti che non possono sottoporsi ad una seduta di elettrostimolazione sono: le donne in gravidanza, gli epilettici, i portatori di pacemaker, chi presenta ancora delle ferite aperte e chi soffre di neoplasia.

Se si soffre di capillari fragili bisogna usare l’elettrostimolatore con moderazione per evitare una rottura maggiore dei capillari. Se anche usando con moderazione il dispositivo si nota un peggioramento, bisogna interrompere il trattamento.

Molto raramente vengono riscontrati degli effetti collaterali, come l’insonnia. Ciò può avvenire solo nel caso in cui l’elettrostimolatore venga usato di sera. Nel caso in cui, invece, si utilizzassero dei parametri di stimolazione superiori a quelli consigliati  si va incontro a dolori articolari e affaticamento. Un terzo effetto collaterale consiste nell’arrossamento della pelle nei soggetti più sensibili. Quest’ultimo disturbo, comunque, è il meno “grave” in quanto sparirà in poco tempo.