Una dieta a ridotto contenuto di carboidrati è un intervento largamente raccomandato per la steatosi epatica non alcolica (NAFLD), ma manca una prospettiva sistematica sui molteplici benefici di questa dieta. Un gruppo di ricercatori svedesi ha eseguito un intervento a breve termine con una dieta isocalorica a basso contenuto di carboidrati con aumento del contenuto proteico in soggetti obesi con NAFLD e ha caratterizzato le alterazioni risultanti nel metabolismo e nel microbiota intestinale utilizzando un approccio multi-omico.
Le riduzioni del grasso del fegato osservate sono state rapide e drammatiche e parallele agli altri fattori di rischio cardiometabolico.
In particolare hanno visto:
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marcate diminuzioni della lipogenesi epatica de novo;
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forti aumenti delle concentrazioni sieriche di β-idrossibutirrato, che riflettono l’aumento della β-ossidazione mitocondriale;
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rapidi aumenti delle concentrazioni di Streptococco produttore di folato e aumenti di folato nel siero.
L’analisi trascrittomica del fegato su campioni di biopsia di una seconda coorte ha rivelato una downregulation della via di sintesi degli acidi grassi e la sovraregolazione dei metabolismi del folato-mediato del carbonio e delle vie di ossidazione degli acidi grassi.
Questi risultati evidenziano l’importanza di esplorare le interazioni dieta-microbiota per il trattamento di NAFLD e confermano il potere delle proteine (e i danni da zuccheri) sulla salute umana.
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