Sesso dopo Infarto

Chi ha detto che dopo un infarto il paziente debba dire addio per sempre alla propria attività sessuale? Tornare ad avere una intimità regolare dopo un infarto senza correre rischi è possibile, anche se con tempi e modalità diverse a seconda della patologia.

Sono in molti, tra coloro che in passato hanno sofferto di malattie ischemiche, a considerare il sesso un pericolo per la salute del loro cuore. Il timore è che lo sforzo esercitato durante l’attività sessuale sia eccessivamente stressante e che possa addirittura provocare un attacco di cuore se non, nel peggiore delle ipotesi, la morte.

Secondo diversi studi clinici invece, questa preoccupazione sarebbe infondata poiché tra attività sessuale e infarto esisterebbe solo un rapporto di casualità. A dimostrazione di questa tesi è il sistema di Holter, che permette di registrare in maniera costante l’elettrocardiogramma del paziente nelle diverse attività quotidiane. Quello che è emerso è che il ritmo cardiaco massimo raggiunto in media durante l’atto sessuale è di circa 120 battiti al minuto, frequenza che il cuore raggiunge spesso nel corso di attività comuni, come per esempio il salire due piani di scale.

Inoltre, in aiuto di chi ha sofferto di infarto o è affetto da una riduzione dei livelli di trigliceridi, può contare sull’importante aiuto dato da Olevia®. Si tratta di un farmaco equivalente a base di acidi grassi Omega-3 in capsule molli che garantisce una concentrazione dell’85% di sostanza attiva e che di recente ha ottenuto da parte della ONG Friends of the Sea, la certificazione di sostenibilità agli Omega-3 impiegati.

Ma se il sesso può essere considerato un alleato del nostro cuore, grazie alle endorfine e altre molecole del piacere che migliorano la circolazione sanguigna e riducendo così i rischi cardiovascolari, esiste tuttavia una categoria di persone che deve essere messa in guardia: i fedifraghi.

Il sesso al di fuori dal matrimonio infatti aumenta lo stress e moltiplica il rischio di attacchi cardiaci e ricadute.

E ad affermarlo non sono mogli o fidanzate gelose, bensì i medici della European Society of Cardiology (ESC), congiuntamente ai colleghi dell’American Heart Association (AHA) che avvertono: “lo stress da sesso extraconiugale potrebbe mettere a rischio la salute delle persone con malattie cardiache”.


IUPLUS